
Déjà vu - Rocca di Mezzo di Alessandro Businaro
In tutto il mondo utilizziamo l'espressione Déjà Vu per indicare quando qualcosa di presente ci sembra essere già accaduto nel passato. Il Déjà Vu è una sensazione strana in cui passato, presente e futuro si incontrano, creando una sospensione momentanea. Il regista Alessandro Businaro ha provato spesso questa sensazione durante le sagre italiane, feste in cui la tradizione culinaria è al centro di un rito condiviso. Grazie al cibo tutta la comunità si connette al suo passato e afferma la sua identità presente. Da queste osservazioni nasce Déjà Vu, una performance partecipativa sulla relazione tra gli alimenti e i rituali condivisi.

Tutte le cose più grandi di me di Sofia Longhini- Esito Open Call Residenza 2024
Perchè tutte le volte che vado a una manifestazione, mi sento sempre un po' morire? Perchè sento che c'è sempre qualcosa di più grande di me che mi fa sentire stupida, inadatta? Perchè l'io stride sempre con quella massa? "Tutte le cose più grandi di me" nasce proprio da queste domande e dal desiderio di indagare l’origine dietro a un malessere generazionale in cui si protrae una sorta di adolescenza oltre i limiti del lecito, mentre il mondo chiede di essere adulti, senza darci gli strumenti per diventarlo.

Unsettled di Simone Tetrault e Rich Loresto Johnson
Unsettled è un progetto di teatro-danza partecipativo che utilizza narrazione personale, movimento e suono per esplorare come le esperienze di migrazione umana plasmino l'identità, la comunità e, in ultima analisi, il nostro mondo. L'11 agosto, i membri della comunità di Rocca di Mezzo sono invitati a partecipare a un workshop guidato dagli artisti di "Unsettled" Simone Tetrault e Rich Loresto Johnson. I partecipanti si uniranno agli artisti nell'esplorare come gli atti di partire, arrivare o attendere possano modellare individui e comunità.

Workshop di movimento in collaborazione con San Lorenzo in da Wood condotto da Camilla Montesi
Il laboratorio è un’esperienza di libera dimensione, tra la presenza del corpo nella sua vitalità e la dimensione ampia dello spazio naturale. Durante le due ore, attraverso proposte di movimento e relazione, che combinano la danza contemporanea al gioco, si esplorano le possibilità del corpo nella sua totalità. Un tentativo corale di sincronizzare il proprio ritmo a quello degli altri senza sacrificarne l'individualità, ma piuttosto ampliandone la percezione. Il laboratorio avvicina, senza fare collidere, i suoni dello spazio naturale a quelli del quotidiano, un accostamento nitido eppure nuovo dell'uomo sulla terra. L'incontro si divide in due momenti: il primo incentrato sulla meccanica del corpo, un secondo in cui si porterà l'attenzione sul suo aspetto espressivo e sulla sua capacità di relazione con lo spazio attraverso il suono. La pratica è adatta ad ogni tipo di corpo, che accoglierà come desidera la proposta.

Sintropia_primo studio di e con Camilla Montesi e Lucia Gerini
Sintropia è un progetto in evoluzione, volto a proporre una visione poetica e coreografica del concetto di Anima e Animus, archetipi fondamentali nella psicologia di Carl Gustav Jung. Una rilettura visiva di questo schieramento illusorio, che si traduce nel corpo in disegni, gesti, dinamiche di sovrapposizione. Un’immagine d’insieme in cui decade la divisione, ma emerge un’unità, dove la specificità di ogni parte si neutralizza, aprendosi ad un coesistenza armonica e necessaria.

Progetto speciale: TTT di Bus 14
TTT rappresenta una sorta di spazio condiviso ideale, nel quale diversi professionisti/e si riuniscono in una residenza collettiva durante la quale – a partire da una domanda di ricerca specifica e guidati da un dramaturg – cercano di produrre una serie di fotografie, riflessioni, proposte e utopie circa il rapporto tra teatro e società civile. Nel giugno 2024 a Rocca di Mezzo - come in altri comuni d’Italia - si è votato per l’elezione del sindaco, e – coerentemente alla tendenza nazionale – il partito dell’astensione è di nuovo risultato il vincitore morale della tornata elettorale.

Raging Euphoria di ETU (Daniele Boccardi/Stella Capelli)
Raging Euphoria è uno spettacolo composto da quattro brani fisico-musicali. I brani hanno un denominatore comune: raccontano quattro emozioni. Raging Euphoria è nato perché volevamo dare un nome accurato a delle sensazioni che proviamo. Abbiamo così individuato le parole RAGE – SOLASTALGIA – HENTAI – BLUE, parole di lingue diverse che riescono a cogliere l’essenza di quelle sensazioni. Attraverso il teatro fisico e il teatro musicale ricerchiamo atmosfere che permettano al pubblico di identificarsi in delle emozioni e poter dare un nome a qualcosa che forse hanno provato anche loro. I quattro brani sono pensati per essere performati sia in autonomia che uniti e sono accomunati dallo stesso spazio, che viene attraversato da quattro cornici atmosferiche: il nero di un temporale per Rage, l’arancione di un’alba per Solastalgia, il rosa di un tramonto per Hentai e l’indaco di un cielo terso per l’ultimo brano.
Follow di Sorelle di damiano
Follow è speculazione di mero intrattenimento, tramite segni grotteschi e spiacevoli ironie. Follow è un site-specific dotato di senso critico. Follow è un site-specific privo di senso critico. Una voce aldilà dello spazio scenico manifesta l’ovvietà di un atto performativo, avvicina lo spettatore e gli dichiara l’impianto coreografico. La connessione che si instaura tra pubblico e performance nasce tramite la messa in discussione dell’opera stessa. L’intento è quello di lavorare sulle discrepanze che dividono il pubblico e la performance, traghettandoci in uno spazio dove non concorrono sovrastrutture sociali o produzioni dell’intelletto. Stigmatizzare la performance diventa l’unico file rouge che unisce lo spettatore all’artista.

Trans(h)umanza di Lidi Precari
Trans(h)umanza La costruzione della distruzione. Un racconto in tre atti. Una tribù di uomini-pecora in perfetto equilibrio con la natura compie lo stesso rito sacrificale che nel tempo evolve e si trasforma fino a diventare un gioco al massacro in cui esploriamo il mutamento del rapporto con la carne. L’essere umano sacrifica la sua parte animale per diventare uomo, ponendosi al di sopra dell’equilibrio stesso della natura. Chi è più bestia adesso, l’uomo o l’animale? Chi ha il coraggio di mangiare?